giovedì 18 settembre 2014

Milano, i libri, le valigie e il tram

Mi è capitato di rileggere dei post che ho scritto negli ultimi settant'anni, evidentemente sotto una cattiva stella. Si aprivano tutti con una domanda retorica. Un'orrenda, inelegante e inadeguata domanda retorica. Indi per cui farò uno sforzo sovrumano e cercherò di NON iniziare con tale sgradevolezza. Andiamo dritto al punto. Ho cambiato città. Mi sono immessa anch'io nella genia degli studenti fuori sede. Un'altra meridionale a Milano.



Saltiamo la riflessione socio-economica-storica-psicologica da servizio di Studio Aperto, e passiamo alle cose allegre. Ancora le lezioni non sono iniziate. Sono libera di scorrazzare per la città, perdermi, prendere i tram sbagliati, mangiare in posti troppo costosi per le mie tasche, camminare fino a farmi venire il mal di schiena e le vesciche ai piedi.

 Da una settimana faccio la turista. Solo che al posto delle calamite per il frigo, compro quaderni, in vista della mia entrata trionfale all'università. No, davvero, ho una malattia grave. Ne ho comprati sette in cinque giorni. Non dovete farmi visitare il reparto cartoleria, divento indomabile. Siete mai entrati in posti come Muji o Tiger? Ecco, allora potete capire. Seguono a mena dito l'antica arte dell'ipnotismo per sedurti, convincerti di avere un disperato bisogno di oggetti inutili e leziosi, spremerti come un limone e abbandonarti poi sul ciglio della strada come il più miserevole dei clochard, provvisto altresì di un portabanane e otto chili di incenso.



Il paradosso è che ho la netta sensazione che tra poco conoscerò meglio Milano che la mia città natale. Mi ha fatto riflettere il commento di una ragazza alla mie peregrinazioni: "Io vivo a Milano da un po' e pare che tu in una giornata abbia visitato più posti di me in quattro anni". La verità è che ho sempre sentito parlare di Milano, è uno di quei poli d'attrazione che non puoi fare a meno di subire, almeno per me è stato così. E ora che ci sto, mi sento come risucchiata. Ne voglio assaggiare ogni pezzetto. Ho tutta la foga di una turista che ha a disposizione solo una settimana per godersi una città. Ho lasciato a casa la pigrizia (qui sto usando un'iperbole, signori) e mi è rimasta solo tanta voglia di esplorare.

MOMENTO INTELLETTUALE Sto girando tantissimi musei, li scelgo attraverso un semplice criterio: devono essere gratuiti. Almeno, all'inizio cercherò di trattenermi perché potete comprendere il fatto che mi sono appena trasferita e devo ammortizzare certe spese. No, non ho un lavoro, ahimè. Mi ha sorpreso notare che in effetti la scelta non manca. Il Museo del Novecento (personalmente non mi ha elettrizzato) e le splendide Gallerie d'Italia, ad esempio. Le riduzioni di prezzo sono comunque onnipresenti. Le mie prossime tappe sono: il museo Poldi Pezzoli e il museo di scienze naturali. La meta più ambita rimane la Pinacoteca, che però attendo di visitare la prima Domenica di Ottobre. Se non lo sapeste già, vi ricordo che in quella data, tutti i musei sono aperti gratuitamente al pubblico. Milano comunque non manca di esempi di magnifica arte anche en plein air. A parte la monumentale architettura, ci sono tantissimi artisti di strada (specie Corso Vittorio Emanuele).
FINE MOMENTO INTELLETTUALE
Allego speciali foto della mia esperienza al museo, coronata dalla sirena assordante dell'allarme fatto scattare da me medesima accidentalmente, cercando di aprire una porta che avrebbe dovuto portarmi alla toilette ma che evidentemente conteneva le sacre reliquie di qualche nobile briccone.





Il lato più curioso della vicenda è che ho modo di privilegiare un aspetto delle esplorazioni in città aliene che spesso viene del tutto trascurato, appunto per mancanza di tempo. I libri. Ho sempre pensato che uno dei tanti modi di giudicare una città fosse legato al rapporto di quest'ultima con la lettura, i librai, le biblioteche, i lettori e persino i non-lettori. è difficile che Milano non riesca a soddisfare le esigenze di un lettore onnivoro. C'è tutto ciò che avete sempre sognato. Le librerie sono tantissime, da quelle più grandi (come la Hoepli, vicinissima al centro che offre anche tantissime letture in lingua) a quelle più piccine; dalle grandi catene alle librerie indipendenti, librerie tematiche (la libreria del mare e della montagna!), diversi punti vendita Libraccio, e non dimentichiamo le bancarelle di libri usati per le strade.
Adelphi al 40% in Piazza Fontana
La trovate a Cairoli, è adorabile




















Solo da una settimana sono arrivata e già ne ho girate parecchie. Dei piccoli eden per noi lettori. Potevo non approfittarne? Sì, a Milano da pochi giorni e ho già comprato un libro. Qualcosa mi dice che costruirò casa mia, usandoli come mattoni.


Come ci insegnano i peripatetici, passeggiare è ottimo per riflettere e partorire idee. A me ne è venuta in mente una semplice. E se vi portassi con me? Visitiamo insieme Milano, piena di angolini nascosti e paradisiache oasi per noi lettori. Suggerimenti? Consigli? Ricordate che sono solo una principiante, guidatemi voi. Una volta raccolto il materiale, filmerò tutti i miei viaggi in questa città di carta e spero di superare la mia goffaggine e il mio imbarazzo tecnologico per montare un video con i fiocchi. Spero che l'idea vi entusiasmi. Io m'impegnerò a filmare tutto decentemente. Vi assicuro che riprendere in pubblico è più imbarazzante di quanto crediate. Ma ho l'alibi della turista, sicché.
Vi risparmio i dettagli sul vero e unico tour che sto facendo: quello culinario. Pensate che sono riuscita a mangiare persino pane e panelle (quelle buone, quelle vere!)quassù. Chi l'ha detto che si mangia male? Forse i milanesi. Ma fin ora io di milanesi non ne ho visti, secondo me non esistono. Milano, New York d'Italia?
Antica Focacceria San Francesco, Via San Paolo

17 commenti:

  1. Approposito di cibo, ti consiglio una gita da "Luini"
    http://www.luini.it/
    I suoi panzerotti sono una droga.

    Buona scorpacciata! :]

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    1. Lo so, ci volevo andare ieri ma c'era una coda impressionante. Mi sa che tocca andare alle undici e mezza di mattina! Prima o poi ce la farò :)

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  2. Benvenuta a Milano, Ilenia! :)
    Io mi sono trasferito qui da un paio d'anni, e uso davvero i miei libri come mattoni per colpa della Feltrinelli (dove tra l'altro ti consiglio di fare la tessera annuale, a me fanno diversi sconti grazie a quella). Milano è una bella città, specialmente la sera in zona Duomo o alle Colonne di San Lorenzo. L'unica cosa a cui ancora non riesco ad abituarmi sono...i milanesi hahah :)

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    1. :D Ah, allora esistono questi fantomatici milanesi!

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    2. Esistono, non li vedi perché sono sempre di fretta.
      Io da bravo ragazzo di montagna mi perdo via a guardare il paesaggio attorno a me (per questo sono sempre in ritardo) :D

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  3. Mi piace l'Antica Focacceria San Francesco... L'ultima volta sono stata al California Bakery però :)

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    1. Devo andare anche lì :D Visiterò tutti i posti gastronomici, su questo non ci piove!

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  4. Magnifica idea quella di raccontarci la tua Milano! Non ci sono ancora mai stata, quindi userò la tua guida da bookaholic quando mi deciderò a fare un salto nel capoluogo lombardo ;)

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  5. Noi milanesi veri esistiamo, davvero, non siamo una specie protetta! Comunque da appassionata lettrice ti consiglio la libreria Cortina in via Festa del perdono (esattamente di fronte alla sede centrale della Statale.. A proposito, vai a fare un giro nei chiostri, sono bellissimi!). Un angolo di pace è un caffè letterario chiamato il Bistró del tempo ritrovato, dietro a via Foppa. Per le gallerie vai al PAC, dietro a Palestro, ha un giardino che ha qualcosa di meraviglioso. Saró di parte, ma secondo me Milano è un gioiello, è una di quelle bellezze un po' grezze e dure, ma quando vuole sa rubarti il cuore! (Fine elogio assolutamente campanilista) spero di esserti stata utile, divertiti :)

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    1. Grazie mille per i consigli!!! Li seguirò tutti volentieri. Anche io sto imparando a voler bene a questa città. Davvero, ci sono dei posti magnifici. Non vedo l'ora di scoprirne quanti più possibile.

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  6. Belle le librerie milanesi! Mi svegliavo sempre presto per riuscire a fare una capatina almeno alla Fnac, prima di andare a lezione; questo rendeva meno amare le giornate passate a fare la spola fra due sedi dell'università. E ovviamente tornavo per premiarmi dopo un esame andato bene ( ok, anche per consolarmi dopo uno andato male). Tu dove studi? che cosa?

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  7. Ho fatto la triennale a Milano, Lettere moderne alla Cattolica, ma dopo la laurea sono fuggita a gambe levate. Non che mi trovassi male, ma provavo la tipica saudade del siciliano fuori sede in crisi di astinenza di isolanità e non riuscivo a vederla quai mai come la mia città. Detto ciò, la mole di stimoli culturali è immensa (perdermi per librerie, musei e cinemini d'essai è la cosa che mi manca di più della vita metropolitana), idem per quelli commerciali (se ami fare shopping adorerai la sfilza di negozi di via Torino, Duomo, Corso di Porta Ticinese, Corso Buenos Aires. Spesso passavo pomeriggi interi dentro l'H&M di San Babila al riparo dal freddo e in un'estasi da affare low cost!).
    Sono convinta che vivere per un periodo a Milano, specialmente quando si ha 20 anni, sia formativo e apra la mente al molteplice, perciò, tirando le somme, hai fatto bene a lanciarti in questa esperienza nordica! In bocca al lupo!
    Aspetto altri post meneghini :)

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  8. Di solito seguo il blog senza commentare, ma oggi devo per forza!

    Hai scritto tutto quello che un milanese (sì, esistiamo :D) vorrebbe sentire da chi viene da fuori! Finalmente niente commenti schifati sull'assenza del mare, sulla città brutta e grigia, i prezzi troppo alti, la gente brutta e cattiva, "non c'è niente da mangiare di buono", "sto qui solo per studiare ma appena posso torno a casa perché mi fa schifo, il sud è meglio (cos'è, una sfida?)". E' bello sapere che c'è qualcuno che vuole davvero scoprire la città, senza giudicarla male in partenza, magari fossero tutti come te :)

    Grazie a nome mio e di tutti i milanesi che non hanno letto questo post ma sicuramente lo apprezzerebbero :D

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  9. Non ho mai visitato Milano e il pensiero non mi ha neanche lontanamente sfiorato: me l'hanno sempre descritta come una città triste, superficiale e popolata da ombre che corrono; sempre a correre questi milanesi... Tu invece mi hai fatto venire voglia di farci un salto :)

    http://thatbionicgirlwithaheartofflesh.blogspot.it/

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  10. Ti consiglio, se non l'hai ancora fatto, di visitare la chiesa di San Satiro in via Torino, che contiene una straordinaria opera di Bramante. Vale davvero la pena vederla (e poi è gratuita ed in centro, quindi in due minuti fai tutto!). Per quanto riguarda il cibo, non saprei dirti molto perché io faccio la pendolare per l'università, quindi non ho molto tempo per esplorare :) però mi sentirei di sconsigliarti posti come California Bakery o Arnold's, semplicemente perché costano davvero un occhio della testa. Sono più che altro una moda, ma niente di particolare. Piuttosto, c'è una panetteria buonissima di nome Princi in una delle traverse di via Torino, e quella te la stra-consiglio perché è fantastica! Ed infine, un'altra cosa: se vai alla Mondadori dietro il Duomo ti consiglio di stare molto attenta alle condizioni di ciò che acquisti, perché mi è capitato più volte di comprare dei libri per poi accorgermi che erano rovinati all'interno. Spero di esserti stata utile!
    (AMO AMO E STRA-AMO l'American Bookstore!)

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  11. Benvenuta a Milano! Sono certa che ti troverai benissimo (e questo tuo post sembra dare una buona conferma iniziale ^_^).
    Conosco (purtroppo) le tentazione di Muji e Tiger. Anche dopo anni, la loro forza attrattiva è difficile da sconfiggere xD

    Ormai sono i primi di Ottobre e quindi avrai visto/sarai in procinto di vedere la Pinacoteca. Non temo di dire che ti elettrizzerà, è un posto incredibile :)

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