Nuova collaborazione sul sito Youbookers.
Chi di noi non si è lamentato almeno una volta delle politiche di
pubblicazione – molto discutibili – delle case editrici? Autori
pretenziosi, trame trite, stile piatto, narrazione svogliata, titoli
superficiali, zeppi di luoghi comuni. Questa è l'immagine che molti
lettori hanno della letteratura contemporanea. C'è un fondo di verità ma
è davvero possibile ricondurre tutto al deserto culturale?
La risposta è ancora e per fortuna, no.
Sarebbe interessante capire quanto i sostenitori del cinismo di cui
sopra siano aggiornati sulle novità del mercato. Secondo il mio modesto
parere, molto poco. Negli ultimi sei mesi, ho letto ben due autrici
emergenti degne di nota (McCleen e Dubois). Quanti di voi disillusi
letterati le conoscevano? Quante novità valide passano inosservate sotto
i nostri occhi? Le case editrici non rischiano, si decanta. I lettori,
invece? Cercate di ricordare l'ultima volta che avete comprato una
novità a prezzo pieno. Non vi tedierò dilungandomi sul prezzo dei libri
(e sul suo valore proporzionale) oggi. L'ho già fatto qui. Voglio solo fare un'ipotesi. Se Dostoevskij
fosse un nostro contemporaneo, riuscirebbe ad emergere in questo
mercato, con questi lettori che storcono il naso se un prezzo supera (a
volte di poco, a volte di molto) i diciassette euro?
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