Qualche mese fa ho messo in wishlist un romanzo consigliato da John Green a cui, a suo dire, si era stretto il cuore durante la lettura. "Eleonor & Park" di Rainbow Rowell. La copertina e il titolo originali suggerivano una storia d'amore tenera tra due timidi adolescenti. In realtà è una storia ruvida, ambientata negli anni '80 tra due outsider, in bilico tra due mondi. Una storia malinconica. Più sul passare del tempo che sull'amore. Più sul dolore che sull'innamoramento. Una narrazione molto reale sull'adolescenza e sui limiti dei sentimenti.
Ecco.
Ero ferma a metà romanzo quando ho scorto in libreria la versione italiana di questa piccola perla. Non l'avessi mai vista. Ci sono tanti modi in cui un progetto può essere modificato da una casa editrice. Tante ragioni. Specialmente di marketing. È giusto e doveroso cercare di vendere a quanti più lettori possibili un romanzo, specialmente così valido. E se ciò vuol dire modificare titolo e copertina, ben vengano i cambiamenti che producono un risultato. Il problema si pone quando una trasformazione avviene su altri presupposti. Presupposti non condivisibili.
La scelta di modificare un progetto grafico così minimale e perfetto come quello di Eleonor&Park è per me incomprensibile. Proprio la semplicità e l'immediatezza avrebbero attratto più pubblico. Magari non solo lettori attratti da storie d'amore, per esempio. Le illustrazioni, poi, sono talmente belle da essere considerate, per me, parte integrante del lavoro. Lo so, forse sono troppo sentimentale ma adoro ciò che comunica la copertina originale. E poi è impossibile paragonarla a quell'immagine pescata a caso su Google da un cane cieco che ha sostituito una tale delizia. Perché? In quale brutto e abominevole paese la copertina italiana attirerebbe più pubblico di quella originale? Magari ci sono stati dei problemi tecnici? D'accordo, pagate un altro illustratore. Pensate ad un'altra idea. Qualcosa di meno grossolano. Qualcosa di più appetibile. Qualcosa che non assomigli ad un Harmony, con tutto il rispetto per gli Harmony ma per prima cosa hanno un pubblico limitato ed inoltre un tipo di progetto così raffazzonato tradisce in tutto gli intenti del libro. La storia è quella di Eleonor, una ragazza grassottella dai capelli rossi. E di Park, mingherlino ragazzo dalle origini asiatiche. Due ragazzi fuori posto. Guardate le copertina italiana. Vi sembra rispecchiare le intenzioni dell'autore? Non so quando siamo diventati dei lettori così poco esigenti. Dei consumatori che divorano e digeriscono romanzi senza alcuno spessore che si assomigliano tutti nella loro mediocrità. Davvero non so quando le case editrici hanno iniziato a pensare che non vale la pena puntare anche su un altro tipo di pubblico. Un pubblico maschile, ad esempio. Davvero non so.
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Preferisco decisamente quella originale! Cioé... Perché cambiarla? È semplice e veramente bellissima, con la nuova cover invece mi sembra una storia d'amore qualsiasi :/
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RispondiEliminaPerchè l'unica cosa che conta è vendere qualche copia in più. E la mediocrità vende molto di più della qualità, perchè la mediocrità è alla portata di tutti. Chissenefotte delle intenzioni dell'autore. Tanto meno del rispetto del lettore che compra una cosa e se ne ritrova tra le mani un'altra, o che non compra perchè si aspetta quello che poi non è. E sbattiamoci in copertina una foto che faccia sembrare questo libro (di cui non so nulla e che sento nominare per la prima volta) l'ennesima storia di merda young adult che tanto fa andare in iperventilazione le quattordicenni bimbeminkie di ogni età che sono delle consumatrici fantastiche. Mediocrità e marketing sono in rima baciata.
RispondiEliminaConcordo su tutta la linea :|
EliminaLa copertina originale è semplicemente adorabile. È semplice, fresca, e particolare.
RispondiEliminaQuella italiana si perde tra le altre: non è fatta per spiccare, è fatta per omologarsi, per tranquillizzare il lettore che avrà la solita storia... ormai gli YA te li vendono come ad un ristorante: ordina pure lo stesso piatto perchè ti piace, il sapore sarà lo stesso ma cambiano i piccoli dettagli a seconda di come cucina il cuoco.
Effettivamente non mi attira per niente la copertina italiana. Sembra proprio una di quelle copertine da "Ti amo ma non sono abbastanza per te" o " Merenda da Tiffany e Chanel n 5" -.- ma che è?? E poi anche il titolo poteva benissimo rimanere quello originale! Purtroppo questo ragionamento si potrebbe fare per tanti tantissimi altri libri! Che peccato!
RispondiEliminaHai perfettamente ragione. Quel tipo di copertina non mi trasmette nulla,mi sa di cose già viste e lo lascerei sulla scaffale senza neanche leggere la sovraccoperta. L'altro invece si meriterebbe una visione accurata. Il minimalismo alle volte funziona,forse il più delle volte.
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